Cenni Biografici
Seg.Magg.Pilota.Carlo Cavagliano
Nato a Vignale (Novara) il 16 settembre 1916, nel 1933, a 17 anni, ottiene il brevetto di volo a vela di 1° grado con aliante Zoegling e in seguito di 2° grado con il modello Allievo Cantù.
E' ammesso in Aeronautica e nel settembre 1936, in qualità di allievo sergente pilota, entra nella Scuola di Pilotaggio di Falconara Marittima dove ottiene il passaggio sul Caproni Ca.100 il 22 gennaio 1937.
Passa in seguito alla Scuola di 2° grado alla Malpensa, dove ottiene l'abilitazione al Breda Ba.25, al Ba.27 ed al FIAT CR.20, quest'ultimo il 22 agosto 1937.
Nominato sergente pilota di complemento il 13 novembre dello stesso anno, viene assegnato alla 151°Scuadriglia del 6° Stormo di stanza a Campoformido (UD).
In tale sede, tra l'ottobre 1937 ed il settembre 1938 ottiene il passaggio su FIAT CR.ASSO, IMAM Ro.41, FIAT CR.30 e CR.32 (quest'ultimo il 13 settembre, a pochi giorni dal suo 22° compleanno).
Posto in congedo nella seconda metà di ottobre a causa di problemi personali, resta tuttavia a disposizione dell'Aeronautica come personale di pronto impiego.Richiamato nel giugno 1940 a causa dello scoppio della guerra, viene assegnato All'Aeronautica della Libia di stanza a Tripoli.
Qui inizia una lunga serie di peripezie che, pur continuando a tenerlo lontano dai repartidi volo, lo vedono operare presso il Comando Servizi del Settore Est, poi tra gli addetti alla rimessa in opera nel campo di Gambut, prendendo parte alla prima ritirata sul fronte libico del dicembre 1940.
Assegnato in seguito all'Ufficio Cifra della 5° Squadra Aerea, opera in diverse località e subisce la seconda offensiva inglese del dicembre 1941, portando in salvo in tale circostanza un Caproni Ca.164 da collegamento.
Finalmente le sue ripetute richieste di assegnazione ai reparti di volo hanno successo e nei primi mesi del 1942 rientra in Italia, assegnato alla Scuola Caccia di Gorizia, per effettuare la ripresa voli.Tra il febbraio ed il luglio di quell'anno, effettua la ripresa voli con il CR.32, il passaggio sul CR.42, il Nardi FN.305, il FIAT G.50 ed il Macchi C.200. Nel luglio del 1942 viene assegnato alla 153° Squadriglia del 3° Gruppo Autonomo CT in quel momento basato a Ciampino Sud, in attesa di essere riequipaggiato con i Macchi C.202. Opera con tale reparto ininterrottamente sino all' 8 settembre 1943, prima a Reggio Calabria e Chinisia con il compito di scorte convogli, poi, dal maggio 1943, dopo il riequipaggiamento con il Messerschmitt Bf 109, sul campo di Comiso, sino allo sbarco alleato in Sicilia.
Dopo l'armistizio, decide di aderire alla costituenda Aeronautica Nazionale Repubblicana entrando nel II° Gruppo Caccia ed effettuando la ripresa voli a Bresso con un CR.42 il 21 febbraio 1944.
Inserito nella 1° Squadriglia "Gigi tre Osei", effettua il passaggio sul FIAT G.55 l'8 marzo e diviene in seguito gregario fisso del ten. Ugo Drago, comandante della 1° Squadriglia.
Opera ininterrottamente nel reparto sino alla fine della guerra, risultando tra i primi a compiere i voli con il Messerschmitt Bf 109 nel giugno 1944, al momento del riequipaggiamento del II° Gruppo.
Effettua 14 combattimenti con due aerei dichiarati abbattuti e diversi altri danneggiati. Viene abbattuto il 12 febbraio 1945, riuscendo a lanciarsi con il paracadute e sopravvive indenne al tragico combattimento
Il suo ultimo volo avviene il 24 aprile 1945, trasportando uno dei superstiti velivoli del reparto da Villafranca a Orio al Serio.
Dalla fine della guerra non ha più avuto niente a che fare con L'Aeronautica ed il volo, anche se quest'ultimo rimase una delle sue più grandi passioni.
E' scomparso a Milano il 30 agosto 1995.
Queste pagine potrebbero dire tanto oppure nulla, o valere soltanto come documento storico, ma chi ha avuto modo di conoscerti sà che eri un grande, io ti ricordo così, papà. Un grande; un amico che passava ore ed ore a parlarmi dei suoi aerei.